Valmadrera, il centrodestra: «Siamo pronti ad amministrare questa città»

«Metteremo a frutto, e a servizio (davvero di tutti, senza distinzioni) l’esperienza di questi cinque anni, in cui non c’è stato neanche un atto, o una delibera, che noi non abbiamo letto»: così la coalizione di centrodestra “Ascolto Valmadrera” si è presentata, per voce in particolare del candidato sindaco Alessandro Leidi (Lega), del vice designato, Mauro Dell’Oro e del portavoce Alberto Vassena.

Leidi, alla domanda sui primi punti dell’agenda, ha annunciato «concretezza: decoro urbano, marciapiedi puliti, segnaletica stradale in ordine e, quindi, più sicurezza. Inoltre attenzione vera agli anziani e alle categorie fragili, alle quali finora è stato promesso tanto, ma è stato dato poco. Questi sono i focus della mia azione, con l’orgoglio del sostegno delle parti politiche e del clima di serenità costruito tra di noi e con la gente». Il «fare pratico e bene; passare da una politica grigia a una Valmadrera a colori nel senso della gioiosità di una comunità amministrata con serietà e serenità» sono stati ribaditi come capisaldi.

Dell’Oro, poi - al quale guarda l’area ambientalista - ha risposto alla domanda dei giornalisti sul futuro dell’ inceneritore: «La sola arma totalmente nelle mani del Comune di Valmadrera per fermare il teleriscaldamento e cioè, di conseguenza, il forno era il recesso dall’accordo per la posa dei tubi sotto le nostre strade. La mozione, presentata dall’opposizione di Valmadrera compatta, è stata bocciata durante il mandato dell’amministrazione Rusconi. Quindi, adesso, nessuno si aspetti da me proclami tipo: spegnerò il forno domani; ciò che mi impegno a fare, come ho sempre fatto, sarà guardare a fondo nelle carte e attuare tutto ciò che la legge mi permette».

Vassena ha rimarcato che «la sola firma sotto il progetto del teleriscaldamento è quella di “Progetto Valmadrera”: è corretto dire alla gente chi fa che cosa». A parte questi riferimenti agli avversari, per tutto il resto “Ascolto Valmadrera” ha parlato di sé. Alla domanda sul perché una coalizione oggi e non cinque anni fa, per Leidi «è stato necessario un fidanzamento, ed è bene che sia stato di cinque anni»; per Vassena «in minoranza ci siamo trovati, in due liste, a dire in sostanza le stesse cose; inoltre, nel 2019 fu sbagliato l’approccio: stavolta è stato conoscitivo. Cioè, ci siamo seduti tutti attorno al tavolo e, al centro, abbiamo messo i possibili punti programmatici».

Il segretario di Valmadrera della Lega, Michele Gritti, ha affermato: «Non ero segretario e, forse, chi mi ha preceduto non ha avuto la voglia di ricercare un collante, mentre adesso ce l’abbiamo messa tutta, tutti: a prescindere che la Lega a Valmadrera conti il più alto numero di iscritti».

La presidente del circolo di Valmadrera di Fratelli d’Italia, Donatella Scaravilli, ha altresì chiarito: «Ho l’orgoglio nel rappresentare il primo partito d’Italia, ma la coalizione ha un’anima sia civica sia politica: è quest’ultima che dovrà essere a servizio della civicità e non viceversa». Gritti e, per Forza Italia, il vicesegretario provinciale Gianluigi Valsecchi hanno ribadito: «La parte politica sarà di supporto all’amministrazione, per portarne istanze e progettualità in Regione e nelle varie sedi dove ottenere sostegno, eventualmente anche economico».

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