Riello di Morbegno, prima assemblea dei lavoratori. Domani l’incontro con le rsu

L’azienda ha indicato il 31 agosto come data ultima per l’eventuale dismissione della produzione. Le speranze dei lavoratori sono aggrappate all’individuazione di nuovi acquirenti

Rabbia e delusione, rassegnazione, quella mai, ma anche un barlume di speranza per la ventilata ricerca di un possibile acquirente che allontanerebbe lo spettro della serrata. E il rinvio a domani, in occasione dell’appuntamento con le rsu, delle eventuali iniziative da intraprendere per far sentire forte la propria voce. Aria carica di tensione oggi alla Riello di Morbegno dove si è tenuta la prima assemblea dei lavoratori - 61 dipendenti, di cui 10 impiegati e 51 operai quelli attualmente in forze nello stabilimento dell’area industriale della Bassa valle - dopo l’incontro di giovedì al ministero con l’azienda, l’Anpal e la Regione Lombardia. La prima cioè avendo tutte le informazioni sul tavolo, a partire dalla posizione irremovibile della multinazionale proprietaria, la Carrier corporation subentrata dal 2020, che dopo aver presentato le motivazioni ed i numeri che hanno portato alla decisione della dismissione del sito, ha ribadito la volontà di chiudere presentando il piano di gestione delle ricadute occupazionali ed economiche e aprendo però anche alla possibilità di individuare nuovi acquirenti per salvaguardare l’occupazione. Un punto questo cui si sono aggrappate le residue speranze dei lavoratori.

L’assemblea è stata particolarmente accalorata e partecipata e si è protratta per la volontà e la necessità dei lavoratori di avere tutte le informazioni possibili dalla viva voce dei sindacati e di potersi esprimere su una vicenda che mina alle radici non soltanto il benessere delle famiglie interessate, ma l’intero tessuto socio economico locale. I rappresentanti di Cgil e Cisl, Alberto Sandro e Alessandra Vaninetti che con le rsu erano all’incontro di giovedì con i ministeri del Lavoro e delle politiche sociali e delle Imprese e del made in Italy hanno ribadito il massimo impegno delle forze in campo nella salvaguardia dell’occupazione e del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori, persone che per la maggior parte ha trascorso la propria vita professionale alla Riello.

«La tutela del lavoro e del reddito è il primo punto da valutare con l’azienda - hanno ribadito -, che dovrà essere accompagnato con l’ammortizzatore sociale della Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs)». I sindacati hanno ricordato alle maestranze la disponibilità espressa all’azienda ad incontrare l’advisor nominato dalla Carrier corporation per individuare possibili acquirenti così da salvaguardare l’occupazione. «Un incontro - dicono Cgil e Cisl - che dovrebbe avvenire entro la fine del mese».

I tempi per l’intero processo si fanno di giorno in giorno più stretti. Sempre l’azienda in occasione dell’incontro di giovedì ha infatti indicato nel 31 agosto la data ultima per l’eventuale dismissione della produzione. Da quel giorno in avanti inizierà lo smantellamento dei reparti. I sindacati sono consci, così come i lavoratori, che la chiusura del sito della Riello di Morbegno impoverirà ulteriormente il territorio e anche per questo hanno già messo in calendario una serie di confronti. Dopo l’assemblea dei lavoratori di ieri e quella con le rsu di domani il prossimo passo è fissato per il 16 maggio a Milano quando ci sarà l’audizione in Regione Lombardia. Poi il 22 maggio è fissato il tavolo provinciale dell’unità di crisi, mentre il 12 giugno ci sarà il secondo incontro al ministero del Lavoro. Prima di allora le rappresentanze sindacali vogliono avere un altro confronto con l’azienda per entrare nel merito dei punti sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, sociali ed economici. Domani sapremo invece se e come riprenderà la mobilitazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA